11 Marzo 2019, Pisa.

Incontro a con la 4C del Liceo Carducci

Come sempre, dopo aver allestito l’aula con i colori della pace, riproponiamo i contenuti del nostro percorso formativo: la WILPF e il suo impegno per il disarmo mondiale e la giustizia climatica; il ruolo di ICAN ; il punto di vista della psicalista Caspani Mosca; la panoramica sulla drammatica impronta dell’era nucleare delineata dal fisico Angelo Baracca; il richiamo all’ecologia profonda e all’urgenza di incrementare un cultura biocentrica in funzione di una politica globale che sappia rilanciare una rinnovata alleanza tra esseri umani e natura. Un validissimo supporto è poi la Mostra “Esigete il Disarmo Nucleare” curata dal fisico Luigi Mosca e dal giornalista e saggista Alfonso Navarra.

Quando poi si passa al lavoro di gruppo che prevede di rispondere a un questionario, le ragazze e i ragazzi confrontano idee e proposte per attivare la sensibilizzazione della gente.

Molto evidente a tutti risulta la comprensione del negativo nesso tra militarismo-guerra-nucleare e contaminazione ambientale. Condivisa è la paura del nucleare ma “ è indispensabile non rimanere indifferenti e avere un atteggiamento attivo, attraverso la sensibilizzazione sulle informazioni ricevute”. Tra gli strumenti e metodi individuati per ampliare la sensibilità: programmi scolastici specifici, volantinaggio, conferenze, manifestazioni, pressione sui mass media.

Gli studenti della 4°C si coordineranno anche coi ragazzi di 5° B.

7 Marzo 2019, Pisa.

Incontro con la 5^B al Carducci

L’argomento proposto dal Progetto WILPF Pace femminista in azione non è certamente leggero.

I dati documentati che forniamo ai ragazzi e alla ragazze portano a sintesi un quadro mondiale che fa comprendere la gravità del nesso tra le grandi minacce che sovrastano l’umanità: militarismo nuclearizzato, cambiamenti climatici e ingiustizia sociale.

Quando poi si arriva a parlare dell’Italia, della militarizzazione dei suoi territori e della presenza delle bombe nucleari a Ghedi e Aviano, dei porti nucleari, delle oltre 100 basi militari Usa e Nato e del loro impatto sulla salute della popolazione e sulla sicurezza dei territori, allora la sorpresa diventa la reazione più condivisa. “Noi non sapevamo nulla”

Paura, rabbia, tristezza, impotenza, consapevolezza e delusione . Queste alcune delle emozioni provate dai giovani.

Per fortuna lo sconcerto lascia spazio alla voglia di reagire e di salvaguardare il futuro a partire dall’oggi.

Molteplici le proposte per ampliare la sensibilità sulle problematiche territoriali specifiche di Livorno-Pisa: promuoverne la trattazione nelle scuole, organizzare eventi pubblici, concerti, utilizzare i mass media e i social network, manifestazioni. Noi li invitiamo a partecipare alla sciopero globale per il clima del 15 marzo, portando la problematica del militarismo e sul suo impatto sul clima.

Le insegnanti attiveranno ulteriori approfondimenti tematici, Marta aprirà una pagina web e Teresia che ha la passione del giornalismo si è incaricata di scrivere l’articolo che segue.Ecco il link: http://m.quinos.it/due-minuti-allinizio-dellapocalisse.htm


5 Marzo 2019

Diventare costruttori di pace

Scuola Secondaria di Crespina. Stamani 5 Marzo i ragazzi della terza A e della seconda C della scuola media di Crespina hanno incontrato Giovanna Pagani della Lega Internazionale Donne Pace e Libertà (in inglese WILPF) che è venuta a parlarci di PACE, GIUSTIZIA CLIMATICA, SICUREZZA E SALUTE.L’incontro è stato veramente interessante e coinvolgente.Grazie a Giovanna per i numerosi stimoli su cui avremo modo di lavorare nei prossimi mesi!

Fonte: Serena Campani

1° marzo e 22 marzo 2019 LIVORNO – Centro Don Nesi

Incontro con i GIOVANI in SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO

“Identità e ruolo della WILPF per il disarmo nucleare e per la liberazione della donna”. Questo l’ambito formativo assegnato alla WILPF. Il corso è curato dal Prof. Rocco Pompeo del Centro Ricerca Nonviolenza di Livorno.In questa cornice ho avuto modo di presentare il Progetto WILPF “Pace Femminista in Azione” e di approfondire il nesso tra militarismo, nucleare e cambiamento climatico. Due gli incontri. Il primo con un gruppo di sole ragazze (22) e il secondo con un gruppo misto di (18).

Tangibile la voglia di attivarsi in nome della difesa di un futuro degno di essere vissuto.

Le informazioni fornite durante gli incontri di 4 ore ciascuno hanno contribuito a colmare un vuoto informativo indotto dal silenzio mediatico sulla questione del militarismo e delle sue negative interconnessioni con la contaminazione ambientale, la salute e il cambiamento climatico.

Durante il lavoro di gruppo le ragazze si sono confrontate sulle strategie di sensibilizzazione. Tra gli strumenti quello del volantinaggio è stato ritenuto superato ed è stato individuato come canale preferenziale l’utilizzo saggio dei social in cui veicolare con linguaggio innovativo la problematica della militarizzazione dei territori (in questo caso Livorno-Pisa) con i riflessi negativi sulla salute e sull’ambiente.

A nessuno era noto che Livorno fosse un porto nucleare e grande lo sconcerto per la mancanza di un piano di sicurezza per la popolazione a rischio di contaminazione radiologica.

Ognuna di loro si darà da fare per essere un soggetto attivatore. Questo l’impegno.

La scuola è stata individuata come luogo privilegiato per la formazione e la sensibilizzazione dei giovani

Il secondo gruppo che ho incontrato il 20 marzo ha condiviso le modalità di sensibilizzazione dell’altro gruppo pur evidenziando un certo pessimismo nel riuscire a perseguire l’obiettivo del disarmo nucleare.

“Informare con l’obiettivo di arrivare al maggior numero di persone possibile di tutte le età. Informare in modo semplice e conciso per evitare la confusione e il disinteresse. Intraprendere una campagna pubblicitaria e di informazione sui social network. Gli ashtag non formano ma omologano :occorre invece uno strumento formativo che sviluppi coscienza sociale”. E’ stato proposto di scrivere un fumetto.

25 Febbraio 2019, Accadia (FG) Incontri laboratoriali

INCONTRI LABORATORIALI NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO E LICEO SCENTIFICO

Progetto “Pace femminista in Azione. Giustizia Cimatica, Sicurezza e Salute”. La WILPF nuovamente è scesa in Puglia, ad Accadia (Foggia), per incontrare gli studenti delle scuole che in gennaio erano chiuse per le forti nevicate.

Anche questa volta, causa il maltempo, la chiusura delle scuole avvenuta martedì 26 ha interferito nello svolgimento del lavoro per come lo avevamo programmato. Possiamo comunque dire di aver raggiunto l’obiettivo, grazie alla meravigliosa collaborazione delle insegnanti , che si faranno moltiplicatrici del Progetto nazionale WILPF Italia nelle classe elementari che non abbiamo potuto incontrare.

Ci sono stati consegnati due “Quaderni della Pace di classe” della terza e quinta Elementare di Monteleone di Puglia (li troverete nel Sito www.pacefemministainazione.com ) e subito sfogliandoli abbiamo colto l’efficacia dei bimbi nell’ esprimere il loro desiderio di PACE.

Alcuni esempi:

L’AMORE e qualcosa di fantastico e spettacolare, perché la parola amore porta Pace e allegria in tutto il mondo”(Mariateresa 3°) E’ la prima parola per fare la pace” (Angelo 3°).

COSCIENZA Per me è scegliere liberamente le cose giuste (Michele 3°)

SOLIDARIETÀ E’ un aiuto verso le persone, gli animali e la natura (Pasquale 5°)

LIBERTÀ Perché tutti i bambini siano liberi dalla guerra e liberi di esprimere le proprie emozioni (Maria3°)

GIUSTIZIA è quando tutti i bambini hanno gli stessi diritti (Michele 5°) che i bambini non vengano sfruttati (Mariaeresa 3°) Essere giusti nel giudizio, dare ai bambini una famiglia , da mangiare e non costringerli a fare la guerra (Angelo 3°)

DISARMO: perché con le armi non si può fare la pace, le armi uccidono (Angelo3°) Il mondo dovrebbe essere privo di armi, di bombe e di guerre soprattutto privo di bombe atomiche (Michele 5°) E’ una cosa che tutti dovrebbero chiedere. Tutte le armi vorrei che fossero distrutte (Pasquale 5°)

INFORMAZIONE è il diritto di ogni cittadino di avere notizie sul Paese e sul Mondo (Tiziana5°) E’ il sapere tutto ciò che accade tramite il giornale,la TV, il telefono, internet e i racconti (Michele3°)

EDUCAZIONE rispettare l’Ambiente (Alessio 5°) Educazione perché i bambini possano essere educati da tutti (Angelo 3°) Sapere le cose e diventare brave persone (Michele 3°)

DEMOCRAZIA La capacità di mettersi d’accordo (Tiziana 5°) Dare un voto ed essere sicuri di quello che scegli (Mariateresa 3°)

INTEGRAZIONE Stare tutti insieme sia se siamo bianchi, gialli e marroni. Il colore della pelle non conta perché siamo tutti uguali (Leonardo e Mohamed 3°) E’ conoscere, fare amicizia, aiutare chi ne ha bisogno (Michela5°) Che non ci devono essere muri economici, politici, religiosi (Michele 5°).

Molto interessante l’incontro con le due classi 2° del Liceo Scientifico.

Con grande chiarezza i ragazzi e le ragazze si sono espressi favorevolmente per il disarmo anche in funzione della riduzione dei gravi problemi dell’ambiente. Ma diversi i punti di vista rispetto all’ effettiva possibilità ed efficacia della sensibilizzazione attraverso il loro impegno diretto.

Un gruppo ha espresso un profondo pessimismo: “ Potremmo far finta di voler parlarne con tutti e addirittura ovunque, ma siamo seri, non lo faremo mai. Con la mentalità con cui ci ritroviamo in questo momento non avanzeremo mai. Abbiamo paura delle ripercussioni anche di una sola bomba atomica, ma ignoriamo queste preoccupazioni”.

L’altro gruppo invece era animato da una forte motivazione a invertire la logica distruttiva causata dal militarismo e dall’ingiustizia climatica. Queste le loro proposte: ”Occorre divulgare le conoscenze acquisite, accompagnate da pensieri positivi e azioni concrete di sensibilizzazione. E’ importante usare i social network. La nostra idea è realizzare un breve filmato”.

Per fortuna la loro posizione è stata trainante e convincente, anche alla luce dell’esempio di Greta Thumberg che, partita da sola in agosto 2018 col suo sciopero per il cima davanti al Parlamento Svedese, è riuscita ad attivare una straordinaria mobilitazione globale per il Clima: 15 marzo: Global Strike For Future.

22 febbraio 2019, Trieste.

PACE FEMMINISTA IN AZIONE: GIUSTIZIA CLIMATICA, SICUREZZA E SALUTE

Venerdì 22 febbraio Bruna Bianchi, storica e past professor a Cà Foscari ha tenuto alcune lezioni nelle Scuole e alla Casa internazionale delle donne di Trieste, per il progetto “Pace femminista in azione: giustizia climatica, sicurezza e salute” promosso dalla Wilpf (Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà) in collaborazione con Comitato pace e convivenza “Danilo Dolci”, Mondosenzaguerre, Arci Servizio Civile e associazione “Tina Modotti”, in preparazione alla 2ª Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che il 2 ottobre partirà da Madrid per visitare l’intero pianeta, e farvi ritorno l’8 marzo dopo aver sostato nel febbraio 2020 a Trieste, come accaduto nel 2009

La professoressa Bianchi ha incontrato due classi del liceo scientifico Galilei, accompagnata dal professor Paciucci, parlando di violenza su civili donne e bambini nei conflitti bellici. Ed ha intrattenuto gli alunni di una terza alla scuola media Codermatz assieme alla professoressa Schiavolin, sul vissuto drammatico dagli adolescenti nel corso della prima guerra mondiale. Nel pomeriggio, presso la Casa internazionale delle donne di via Pisoni, ha illustrato la storia del pacifismo femminista tra la fine dell’800 e la seconda guerra mondiale.

La presidente onoraria di Wilpf Italia Giovanna Pagani ideatrice del progetto, ha aperto il sito www.pacefemministainazione.org che ospiterà materiali delle attività realizzate a Palermo, Monteleone di Puglia, Accadia,Anzano, Sant’Agata, Ariano Irpino, Roma, Livorno, Pisa e Trieste. La Lega internazionale delle donne per la pace è copromotrice della coalizione ICAN, premio Nobel per la Pace 2017. In questa veste ha presentato alla Conferenza ONU per l’istituzione del nuovo Trattato di proibizione delle armi nucleari, la proposta di effettuare uno studio per la denuclearizzazione dei porti nucleari militari di transito di Trieste e Koper-Capodistria, che potrebbe essere realizzato col supporto delle realtà scientifiche presenti sul territorio.

La seconda fase del progetto Pace Femminista in Azione prevede alcuni eventi a carattere nazionale ai quali potrà partecipare una delegazione dalla nostra città. Entro la fine dell’anno scolastico verrà realizzata nel Palazzo dei gruppi parlamentari a Roma, una Giornata nella quale gli studenti potranno presentare alle istituzioni le loro proposte e conoscere le vicende di persone che ci hanno salvato dalla catastrofe nucleare, come ad esempio il colonnello Stanislav Petrov, che verrà ricordato da autorevoli scienziati e sulla cui vicenda è stato realizzato un film. 

Per gli organizzatori: Alessandro Capuzzo

14 – 19 Gennaio 2019: Accadia, Monteleone di Puglia, Anzano, Sant’Agata e Ariano Irpino.

1000 giovani attivatori di una cultura per la pace e la giustizia climatica

L’istituto Superiore Ruggero II di Ariano Irpino e l’Istituto Comprensivo Statale “Martin Luther King” di Accadia, Monteleone di Puglia, Anzano e Sant’Agata (già scuola affiliata all’Unesco per l’educazione alla pace ed alla cultura della nonviolenza) in cooperazione con la WILPF ITALIA ed il Centro Gandhi di Pisa propongono ai propri studenti un percorso formativo dal titolo “Pace femminista in azione: giustizia climatica, sicurezza e salute” che mira a sviluppare consapevolezza sul nesso tra militarismo, minaccia nucleare e minaccia climatica, a sensibilizzare sui rischi per la salute e a mobilitare anche i giovani, affinché diventino attivi protagonisti del cambiamento verso un mondo libero dalle armi nucleari, e finalmente in armonia con la natura.

Il Percorso formativo ha visto la numerosa partecipazione degli studenti delle scuole partecipanti ed è stato articolato in due momenti. Il primo laboratoriale ove gli allievi hanno dibattuto ed avanzato proposte per favorire modelli di sviluppo più in armonia con la terra e tutti i suoi abitanti.

Il secondo momento ha visto la realizzazione del Convegno “I Giovani Attivatori Di Una Cultura Per La Pace E La Giustizia Climatica” ove si sono affrontate le tematiche proposte anche da un punto di vista accademico. Il dibattito è stato guidato da Giovanna Pagani Presidente Onoraria WILPF Italia (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà) insieme a Angelo Baracca professore di fisica presso l’Università di Firenze che ha pubblicato diversi libri e svolto varie ricerche in questo ambito.

Durante la settimana di attività nelle scuole (dal 14/01/2019 al 19/01/2019) i protagonisti principali sono stati gli studenti che hanno cercato insieme di trovare soluzione e di essere i veri GIOVANI ATTIVATORI DI UNA CULTURA PER LA PACE E LA GIUSTIZIA CLIMATICA.

Le riflessioni e le proposte emerse nel convegno saranno consegnati dai relatori che la faranno giungere ad ICAN al Governo Italiano e all’Unesco.

D’altra parte gli studenti aderiscono alla campagna di ICAN e si fanno promotori presso i propri sindaci affinché il consiglio comunale del proprio comune dichiari che la propria città appoggia il TPAN (Trattato di proibizione delle armi nucleari).

Oggi è ancora più attuale l’affermazione tratta dal manifesto 2015 della WILPF:

“La distruzione ambientale e l’ecocidio sono entrambi cause e conseguenze di conflitti e forse il più grande pericolo che dobbiamo affrontare nel mondo moderno”

18 Dicembre 2018

Parte da Livorno il progetto Pace Femminista in Azione

Sala Nomellini – Piazza del Municipio 1.
Programma del primo Incontro Laboratoriale del progetto .

Saluti della Consigliera di Parità del Provincia, Cristina Cerrai, Partner Progetto

Presentazione Progetto, Giovanna Pagani

Angelo Baracca, Professore di Fisica Università Firenze :“Il nesso tra nucleare, contaminazione ambientale e cambiamento climatico”

Maddalena Caspani Mosca,  Psicanalista:” La Paura del Nucleare” (video)

Giovanna Pagani , WILPF :” L’educazione quale vettore dell’Ecologia Profonda”

Lavoro di gruppo: “Come coinvolgere la cittadinanza livornese”.

Al primo incontro laboratoriale di “Pace Femminista in Azione” hanno partecipato la Consigliera di Parità Cristina Cerrai, Partner del Progetto, Tiziana Bartimmo , Referente Ambiente Gruppo regionale PCI, Sharazade Al Bashi, Presidente Centro Servizi Donne Immigrate. Altre Associazioni, impossibilitate a partecipare, hanno dato la loro disponibilità a successivi incontri presso le loro sedi : Centro Donna e l’Associazione Hermanas Mirabal.

Dopo i saluti della Consigliera di Parità, le relazioni introduttive del Prof. Angelo Baracca, di Giovanna Pagani WILPF e della Psicoanalista Maddalena Caspani Mosca (in video) è seguito un interessante scambio di progettualità per la sensibilizzazione. La cittadinanza livornese rispetto alle complesse criticità ambientali connesse alla militarizzazione del territorio di Livorno-Pisa, sembra poco sensibile. La questione salute e la richiesta dell’attivazione di un Piano di Sicurezza per il rischio radiologico dovuto alla negativa realtà di Livorno “Porto Nucleare” sono stati individuati come gli ambiti emergenti su cui intervenire.

A tal fine si individua il 4 aprile – “Giornata di mobilitazione mondiale per la chiusura delle basi militari Usa-Nato” stabilita dalla Conferenza di Dublino 16-18 novembre 2018 – per una iniziativa di informazione e sensibilizzazione. Per il luogo si sceglie il Mercato delle Vettovaglie di Livorno. Si decide di fare un intenso volantinaggio supportato dalla proiezione continua di un breve filmato ad hoc (da realizzare) sulla Base militare Usa di Camp Darby (la più grande base militare Usa fuori dagli Stati Uniti) e il Porto nucleare di Livorno, per evidenziarne i pericoli connessi.

La sinergia tra Base di Camp Darby (sul territorio di Pisa) e il Porto nucleare di Livorno è ufficialmente riconosciuta da Erik Berdy, Comandante della Base quando afferma (La Nazione 11 luglio 2018) che per le guerre in Iraq, nei Balcani, in Somalia, in Afganistan, in Libia, in Siria è da Camp Darby e dal Porto di Livorno che partono le armi.

Dal marzo 2015 Camp Darby attraverso il porto di Livorno fornisce di armi gli Emirati Arabi per la guerra in Yemen (servizio televisivo de Le Iene 10 marzo 2019). Il collegamento regolare tra Livorno e i porti di Aqaba in Giordania e  Gedda in Arabia Saudita avviene attraverso enormi navi statunitensi lunghe 200 metri e dotate di 12 ponti su cui  vengono caricate armi e carri armati per i fronti di guerra in Oriente.

E’ inaccettabile che la città di Livorno accetti il transito permanente di queste navi della morte.